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martedì 16 dicembre 2014

[STORIE] Hawaii - Un campo da calcio o un villaggio vacanze?

Noi esploratori di nuove frontiere siamo sempre alla ricerca di un posto dove metter radici e far crescere felici i nostri bambini........
Ma non prendiamoci in giro! Quando mi sono ritrovato davanti quell'isola sperduta, con tutto quello spazio e quel verde, non ci ho visto più. Il mio intuito economico mi ha detto che dovevo prenderlo, disboscare tutto e aprirci un'impresa. Sorgevano però due problemi:

  1. Non ero il solo ad aver puntato gli occhi su quel bel pezzo di terra.
  2. Ci avrei fatto un bel campo da calcio o avrei puntato su un villaggio vacanze?

L'idea del campo da calcio non era male, avevo già in mente qualche progetto, come vedete dalle foto. 
Pensandoci bene, però, ci sarebbe stato spazio per un solo campo da calcio mentre noi imprenditori ne eravamo ben 3. Così, di comune accordo, abbiamo optato per sfidarci su chi avrebbe costruito il più bel villaggio dell'isola.
Ci siamo messi nei panni di capotribù, mimetizzandoci tra la popolazione locale, e abbiamo iniziato a tagliare alberi e a costruire capanne. Abbiamo delimitato i nostri confini e ognuno ha iniziato a lavorare per i fatti suoi. Avevamo la nostra bella capannetta da cui partire. 
Partendo dalla spiaggia, ognuno si muoveva in direzione della sua meta a cercare il legno adatto a costruire quella o questa capanna, lasciando lungo il tragitto dei piedi... o, come insistevano a chiamarli gli altri capotribù, ''orme nella sabbia''. Io continuavo a chiamarli piedi e quindi mi dicevo che avendo solo due piedi potevo fare al massimo due passi e poi sarei morto. Hoplomus, invece, mi rassicurò che anche da monco potevo comunque trascinarmi con le mani. Quindi ho potuto continuare il mio viaggio e spostarmi da una zona all'altra.

In ogni zona in cui andavo dovevo pagare un certo numero di conchiglie, per convincere la popolazione locale a fabbricarmi una canoa o una capanna residenziale. Poi la gente si lamenta che queste zone del mondo sono così arretrate: i turisti che venivano a visitare il villaggio mi pagavano in sonanti monete d'oro e io, invece, pagavo la mia manodopera in nero con delle conchiglie raccolte dalla spiaggia.
Come prima cosa sono andato a costruire un totem in onore di ''Diohawaianodalnomeimpronunciabile'' in modo tale da poter avere la super velocità e perdere un solo piede, a prescindere dal numero di spostamenti che avrei compiuto. Gli altri invece si sono avviati verso il centro dell'isola, verso le capanne che, a inizio giornata, gli avrebbero fornito conchiglie e piedi extra, trasformandoli in tanti Cthulhu. Successivamente mi sono spostato verso nord, dove conoscevo un trafficante d'organi che, se gli avessi pagato il doppio di conchiglie, mi avrebbe venduto una canoa super accessoriata con annesso un piede gratuito. L'ho fatto e me ne sono tornato in spiaggia con la mia canoa sulle spalle, pronto ad esplorare le altre piccole isole dell'arcipelago. 

Mentre io pensavo ai miei sogni di avventure verso isole sconosciute, gli altri capotribù sono andati a procurarsi alberi da frutta, in modo da avere frutta fresca ogni giorno. Sì, perché se tu a un hawaiano dai un frutto, non importa che lui sia circondato da tanti alberi carichi e belli, lui lo accetterà in cambio di qualsiasi cosa tu voglia. Un frutto sarà accettato in cambio di una conchiglia o anche di un suo piede che potrai utilizzare per spostarti. 

Dopo aver esplorato l'isola minore, mi sono messo a pensare. Ho capito che se volevo attirare belle turiste al mio villaggio e rendere felici tutti, dovevo assoldare qualche bel fusto che si dilettasse a surfare sugli tsunami hawaiani. Era molto probabile che il povero disgraziato perdesse una o due gambe nell'impresa, ma non sarebbe di certo stato un male. Una gamba in meno per lui e una gamba in più per me!
Un capotribù ha avuto la mia stessa idea ma ha capito che invece di attirare le donne per un piacere personale, poteva attirare gli uomini, che avrebbero occupato i suoi edifici e quindi gli avrebbero fornito più introiti. Ha deciso così di dare qualche conchiglia a una danzatrice di Hula in modo tale da avere più reputazione per ogni edificio del villaggio. 
Ha centrato in pieno l'obiettivo, arrivando ad essere il miglior capotribù dell'isola. Come si dice? ''Tira di più un pelo di Hawaiana che una tavola da surf'' o qualcosa del genere.
Insomma si guadagnava reputazione in tantissimi modi, ma il modo principale per fare punti era vedere chi ce l'avesse più lungo... Il villaggio ovviamente.

Per i perdenti non restava altro da fare che mettersi a dare due calci ad un mango...



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