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giovedì 15 gennaio 2015

[RECENSIONE] Arcadia Quest - Più Puccettosi di Così si Muore!

Arcadia Quest: un titolo per 2-4 giocatori, nato grazie al successo del kickstarter e portato in italia da Asterion. Inizialmente gli avevo prestato poco interesse dato che mi sembrava un titolo molto, troppo semplice.
Leggendo in giro, però, questa semplicità ha iniziato a passare in secondo piano rispetto al divertimento che sapeva donare. Non ho resistito: se leggo che un gioco diverte, anzi diverte molto, non posso che provarlo, perché ha la caratteristica, per me fondamentale, di un gioco da tavolo.

Nella città di Arcadia, 4 gilde si contendevano il potere politico, militare e commerciale ed erano sempre in conflitto tra loro. Con la conquista della città da parte delle truppe del temibile vampiro Lord Fang, la loro ostilità non accennava a scemare. In una lotta per liberare Arcadia quartiere dopo quartiere, le 4 gilde si combattevano tra loro per essere i primi a mettere le mani su Lord Fang e ad ucciderlo.




COMPONENTI

Nella grossa scatola quadrata troviamo 9 tessere mappa a doppia faccia; segnalini vari; carte obiettivo dello scenario, equipaggiamento, maledizione e le carte dei personaggi e dei nemici. Infine ogni giocatore ha una scheda del suo colore in cui sistemare le carte eroi e i propri equipaggiamenti. Completano la dotazione 37 miniature di eroi e mostri.


IL GIOCO

Esempio di una scheda giocatore a livello avanzato
della storia. Come noterete, sono presenti due
maledizioni su due dei tre eroi.
Arcadia Quest è pensato per essere giocato lungo una campagna di 6 scenari (5 + il finale) dove ogni gilda di 3 eroi si potenzia man mano che la storia prosegue.

A inizio campagna ogni giocatore sceglie 3 eroi che formeranno la sua gilda e che guiderà fino alla fine dell'avventura. Ogni eroe ha un proprio livello di salute e delle proprie abilità, oltre al valore di difesa. Ogni giocatore riceverà un set di carte di partenza uguale per tutti e che dovrà assegnare ai propri eroi come preferisce.

Seguendo quindi le istruzioni dello scenario che si sta affrontando, si prepara la mappa posizionando porte, segnalini e miniature nemiche. Ogni giocatore piazza i suoi 3 eroi nella propria area di partenza.
A seconda del numero dello scenario, si prendono le carte relative ai nemici dell'avventura, che siano del livello adeguato (se è il secondo scenario della campagna allora si avranno i mostri di secondo livello) e si posizionano, insieme alle carte obiettivo, vicino al tabellone.

Ogni scenario avrà delle regole speciali, dei propri mostri e particolari obiettivi da raggiungere per poter vincere. Obiettivi sempre presenti sono quelli ''giocatore vs giocatore'' che consistono nell'uccidere gli eroi delle gilde avversarie.

Il gioco procede turno dopo turno finché un giocatore non completa 3 degli obiettivi disponibili, vincendo lo scenario.

Nel proprio turno un giocatore può scegliere se attivare un eroe O riposare.
Se decide di attivare un eroe, egli sceglie uno dei 3 eroi e può attaccare. Prima o dopo l'attacco ha diritto a 3 punti movimento che può spendere per muoversi di una casella, aprire/chiudere una porta o usare un portale per teletrasportarsi in un'altra casella che contiene un altro portare dello stesso colore.
Per quanto riguarda l'attacco, il giocatore dichiara il nemico da attaccare (eroe o mostro) e sceglie
l'arma (o la magia) con cui attaccarlo (tra quelle con cui è equipaggiato).
Esaurisce poi l'arma scelta, piazzandoci sopra un suo segnalino gilda, e lancia i dadi d'attacco indicati dalla carta (più eventuali bonus). Se è un attacco in mischia (contro un nemico vicino all'eroe) allora conta il numero di simboli spada ottenuti. Per un attacco a distanza (contro un nemico che è nella propria linea di vista e a distanza qualsiasi) vanno considerati invece i simboli arco. C'è
Due carte riassuntive dei mostri
poi anche il simbolo di colpo critico che conta come un danno (a prescindere da che tipo di attacco si stia effettuando) e che permette di lanciare anche un altro dado.
Il difensore lancerà i suoi dadi di difesa e conterà gli scudi ottenuti. La differenza tra i due valori va sottratta alla salute del difensore.
L'arma utilizzata resterà esaurita fino a quando il giocatore non decide di riposare.
Riposando, infatti, il giocatore non potrà attivare nessun eroe ma toglierà tutti i segnalini dalle armi utilizzate, rendendole di nuovo disponibili, e farà tornare in gioco tutti gli eroi che erano stati uccisi.
Per quanto riguarda l'attivazione dei mostri, invece, essi si attivano automaticamente in diversi momenti e sono gestiti dal giocatore alla destra di chi è di turno. Si attivano cioè quando un eroe lascia uno spazio adiacente ad esso, quando un eroe adiacente al mostro non attacca lui ma un altro nemico e quando un eroe li attacca. Nell'ultimo caso, il mostro può anche muoversi prima di attaccare.

Il gioco procede in questo modo fino a quando un giocatore non riesce a vincere lo scenario.
Dadi e monete
Il bello poi arriva dopo. Infatti, ogni volta che si uccide un nemico o si completa un obiettivo, si ottiene un certo quantitativo in monete d'oro. Alla fine dello scenario ogni giocatore potrà acquistare nuove armi, armature, magie, oggetti e abilità utilizzando queste monete.
Ogni volta che un eroe muore, riceverà un segnalino apposito per indicarlo. In questa fase finale, per ogni segnalino ottenuto, l'eroe riceve una carta maledizione. Tra queste, terrà quella con il valore più alto.
Le carte maledizione sono dei malus che l'eroe ottiene per tutto lo scenario successivo e poi vanno scartate.


Il vincitore della campagna sarà colui che vincerà lo scenario finale, sconfiggendo Lord Fang.


CONSIDERAZIONI

Parlare dei materiali di questo gioco mi sembra praticamente inutile: sono veramente bellissimi e di ottima qualità. La grafica caricaturale a qualcuno potrebbe far storcere il naso, ma non è un difetto, sono gusti. Unico difetto a livello grafico è la confusione derivante dai troppi colori del selciato delle
strade, che risultano fin troppo colorate; anche i muri sono poco visibili, a mio parere sempre perché si crea un po' di confusione con i ciottoli colorati delle strade.
Per quanto riguarda le meccaniche, in Arcadia Quest ho trovato proprio quello che mi aspettavo: tanto divertimento, cattiveria gratuita e un pizzico di tattica.
Ovviamente consiglio a tutti quelli che odiano i dadi di non avvicinarsi nemmeno al tavolo se vedono apparecchiato Arcadia Quest. La fortuna c'è e può influenzare tanto positivamente quanto negativamente l'andamento della nostra strategia. Per chi ama picchiarsi col sorriso sulle labbra, accumulare monete uccidendo nemici e potenziando i propri eroi avventura dopo avventura, allora troverà veramente pane per i suoi denti.
Ad ogni fine sessione, i giocatori vedranno i propri eroi crescere sotto i propri occhi, fino ad arrivare a diventare delle furie che lanciano secchiate di dadi alla volta.
La cosa che inizialmente mi lasciava un po' a desiderare era il fatto che l'arma, una volta utilizzata, si esauriva fino a quando non si riposava ma giocando ho capito che invece è un buon espediente per evitare che si attivi sempre lo stesso eroe con l'arma super potente, Inoltre aggiunge anche una buona dose di strategia poiché bisogna pensare bene a quale arma utilizzare in quel momento e quale conservare per dopo.
Per quanto riguarda la longevità, ci sono solo 11 scenari e in una campagna se ne giocano 6, un po' pochi secondo me e infatti ne avrei graditi di più. Però, in fondo, il divertimento di questo gioco risiede nel potenziare la propria gilda e picchiare gli altri eroi per cui è indifferente quale scenario si stia affrontando.
Carte obiettivo
Parlando degli obiettivi, la maggior parte consiste spesso nell'uccidere il boss oppure raccogliere dei segnalini. Prima di tutto, però, molto spesso questi segnalini sono nuovi equipaggiamenti unici che possono essere utilizzati fin da subito; secondo, per un gioco del genere obiettivi troppo complessi sarebbero risultati veramente fuori luogo e avrebbero lasciato poco spazio agli scontri tra giocatori; infine, uccidere un boss finale da una bella soddisfazione.
Il modo in cui si attivano i mostri è, a mio parere, veramente ben pensato. I mostri non sono messi lì solo a fare da ostacolo; anzi rompono veramente le scatole e molto spesso non ti permettono di eseguire determinate azioni perché c'è sempre il rischio che si attivino. Se sei vicino ad un mostro o lo attacchi o ti attacca lui e questo mette veramente tanta pressione.
Tirando le somme, per gli amanti del genere a cui, una volta ogni tanto, piace rollare manciate di dadi e accettare la sfortuna sapendo che il turno successivo si può sciacallare sugli altri, allora Arcadia Quest è molto molto divertente e soddisfacente.
Questo gioco è un puro american, quindi va accettato come tale e non si può criticare solo perché è molto fortunoso.
Se non si fosse capito a me è piaciuto molto ma tenetelo lontano dalla portata dei permalosi, potrebbero irritarsi parecchio.







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